Struttura: Ipotesi sull'alzato della chiesa di Santa Maria e Santo Stefano
In questa sezione si tratterà dell'alzato della chiesa di Santa Maria e Santo Stefano. Nulla è rimasto delle strutture della chiesa sopra il piano di calpestio e non ci sono fonti iconografiche che descrivono con assoluta certezza l'alzato della chiesa. Ad ogni modo, le informazioni contenute in questa sezione sono frutto di ipotesi elaborate a partire dai resti archeologici della chiesa e dalle fonti iconografiche disponibili; attingendo i vari elementi dell'alzato (distrutto nel 1561) da altre chiese dell'area aretina, vicine dal punto di vista cronologico e geografico. Le chiese romaniche ancora in piedi del territorio aretino forse contengono nelle strutture del loro alzato tratti stilistici e forme simili a quelle della distrutta chiesa di Santa Maria e Santo Stefano. Una di esse in particolare, quella di Santa Maria Assunta alla Chiassa, è stata progettata dallo stesso architetto di quella di cui stiamo trattando (Aspetto generale e dimensioni >>
).
La ricerca è stata condotta:
1) Su alcuni testi, principalmente gli studi di Mario Salmi[1] e Fabio Gabbrielli[2] sulle chiese romaniche della diocesi medievale di Arezzo
2) Per mezzo dell'osservazione diretta di alcune chiese che sembravano le più indicate a essere prese da esempio per una ricostruzione ipotetica della chiesa di Santa Maria e Santo Stefano
Si vuole sottolineare che le ricostruzioni in 3D che si possono osservare nella sezione Ricostruzioni >> sono frutto delle ipotesi di chi scrive. Il visitatore potrà, cliccando sui riferimenti presenti in ogni immagine, verificare le scelte compiute in questa ricostruzione ipotetica. Saranno inoltre indicati con colori diversi i dati certi e quelli ipotetici.
Aspetto generale e dimensioni
Note
t
[1]
M.SALMI,
Chiese romaniche della Toscana, Milano,Electa, 1961;
L'architettura nell'aretino: l'alto medioevo e il periodo romanico, in “Atti XII Congresso Nazionale di Storia dell'Architettura”, Arezzo (Padova 1968), pp.27 e seg.;
Civilta artistica della terra aretina, Novara, De Agostini, 1971
t
[2] F.GABBRIELLI,
Romanico aretino, Firenze, Salimbeni, 1990