Arezzo. Il Pionta: L'immagine della cattedrale di Santa Maria e Santo Stefano di XI secolo tra raffigurazioni, archeologia e ipotesi sulle strutture dell'alzato.

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Archeologia: Le evidenze materiali della chiesa di Santa Maria e Santo Stefano/7

Le fondamenta della chiesa

Veduta delle fondamenta della chiesa di Santa Maria e Santo Stefano. Murature della
navata centrale dellachiesa. All'interno di esse, oltre alle tombe, una muratura che
probabilmente sosteneva il pavimento costruito nell'VIII secolo.
Foto di Michele Foti. 2011

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In questo paragrafo[1] si cercherà di descrivere la complessa situazione degli strati su cui poggia la chiesa costruita nell'XI secolo. Del muro esterno sul lato nord (a sinistra nella pianta) della chiesa non è stata rinvenuta alcuna pietra o traccia. Gli archi di attraversamento delle navate poggiano sulle fondamenta della chiesa a navata unica esistente prima dell'anno 1000. Alle fondazioni di quest'ultima sono stati aggiunti grossi blocchi di pietra per sorreggere i pilastri e le colonne che caratterizzano la nuova chiesa romanica. All'edificio ecclesiastico più antico appartengono anche le fondazioni che corrono longitudinariamente lungo la metà della navata centrale. Si ipotizza che la loro funzione fosse stata quella di sostenere il pavimento della chiesa. La situazione sotto le murature della navata destra è più complessa in quanto sia la chiesa romanica che quella di VIII-IX secolo si innestano sulle strutture un edificio ancora più antico (risalente forse al VI secolo) a uso probabilmente di sepolcreto. Un'apertura di tale edificio è stata riempita all'epoca della fondazione della prima chiesa per l'erezione del muro che corre trasversalmente alle navate. Poco è rimasto delle fondamenta del muro perimetrale sud, cioè un breve tratto a livello del transetto.1 Più di cento tombe sono state rinvenute sotto il piano di calpestio della chiesa di XI secolo. Circa 50 risalgono a un epoca precedente la costruzione della chiesa (VIII secolo), 27 sono state fatte risalire al periodo in cui era in piedi il primo edificio ecclesiastico e solamente 4 al secondo.

Le strutture all'esterno del perimetro della chiesa (destra)

Note

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[1]Informazioni tratte da: C.TRISTANO, A.MOLINARI (a cura di), Arezzo: il Pionta. Fonti e materiali dall'età classica all'età moderna, Arezzo, Rotary Club, 2005, pag. 125 e segg.